Wednesday, April 24, 2013

Le Agenzie per il Lavoro

Cosa sono le Agenzie per il lavoro?


Le Agenzie per il Lavoro sono servizi privati autorizzati dallo Stato a compiere attività per il lavoro.
L’attività principale delle Agenzie per il lavoro consiste nell’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, cioè nel far incontrare i datori di lavoro con le persone alla ricerca di un lavoro.
Alcune Agenzie effettuano soltanto un servizio di selezione del personale, mentre altre offrono anche il servizio di intermediazione e fornitura di manodopera alle aziende, ossia sono Agenzie di lavoro interinale, che in Italia si chiama “somministrazione di personale o mano d’opera”.
Nel lavoro interinale il lavoratore viene assunto da una Agenzia per il lavoro per un periodo di tempo (di solito breve) e viene inviato dall’Agenzia a lavorare presso un’azienda, ma come se fosse “in prestito”.



Molte delle offerte delle Agenzie sono contratti di breve durata (a tempo determinato o in somministrazione), ma spesso possono rappresentare una buona occasione per entrare nel mondo del lavoro.
Se si contatta un’Agenzia per il lavoro si possono consultare tutti gli annunci di lavoro dell’Agenzia e chiedere di inserire il proprio curriculum vitae nella loro banca dati. Tramite alcune Agenzie per il lavoro è anche possibile fare un corso di formazione professionale gratuito.
Attenzione! Intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro significa mettere in contatto un lavoratore con un datore di lavoro. In Italia soltanto gli uffici autorizzati dal Ministero del Lavoro possono farlo e la legge italiana vieta alle Agenzie o intermediari di chiedere o prendere soldi dalle persone in cerca di lavoro.
La stessa Agenzia per il lavoro può assumere e diventare il datore di lavoro; quando ci si presenta in una Agenzia per il Lavoro bisogna portare con sé il proprio curriculum vitae compilato.


1.3 Gli sportelli delle organizzazioni del privato sociale e gli altri sportelli pubblici
A chi ci si può rivolgere?
Ci sono molte organizzazioni che danno servizi gratuiti per aiutare le persone nella ricerca di un lavoro o fare consulenze sul lavoro. Alcuni sono sportelli attivati nell’ambito di progetti finanziati dai Comuni o dagli enti locali e sono rivolti a specifici target di popolazione: per esempio le donne, gli immigrati, i giovani.

1.4 I servizi online
Tra gli strumenti più utili per avere informazioni e contattare le aziende c’èInternet che offre contatti veloci ed è inoltre possibile avere rapporti con molti possibili datori di lavoro.
Le Banche dati
Cosa sono le Banche dati?
In Internet ci sono diversi siti di agenzie pubbliche e società private che gestiscono banche dati on line, ossia si può inserire il tuo curriculum vitae e cercare le offerte di lavoro inserite dalle aziende. Queste ricerche di solito richiedono una registrazione al sito (cioè bisogna inserire alcuni dati personali), che deve essere gratuita per i lavoratori.
Se si ha poca esperienza nell’uso del computer e di Internet, ci si può fare aiutare dagli operatori dei Servizi per l’impiego: per esempio i Cpi e le Agenzie per il lavoro private raccolgono in una banca dati i curriculum delle persone in cerca di occupazione e ricevono le richieste di personale delle aziende, facendo in questo modo da intermediari.
Si può inserire il proprio curriculum vitae direttamente dai siti internet delle Agenzie per il lavoro. In questo modo si possono ricevere anche altri servizi come: newsletter, avvisi di posta elettronica e sms di offerte di lavoro.
E’ possibile trovare gli indirizzi delle banche dati on line e dei siti dedicati all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, cliccando sul canale di un motore di ricerca (Google, Yahoo, Altavista, etc.). Ma bisogna prestare attenzione ad inserire i propri dati, poiché alcuni siti sono affidabili altri no: sono solo delle vetrine commerciali per catturare indirizzi in rete.
Per verificare la serietà di un sito occorre controllare se c’è una autorizzazione del Ministro del Lavoro per l’intermediazione.
Infine tutte le Agenzie per il lavoro (Agenzie interinali e/o di ricerca e selezione del personale) hanno dei siti internet, facilmente rintracciabili tramite i principali motori di ricerca.


La Borsa Continua Nazionale del Lavoro
Che cos’è la Borsa Continua Nazionale del Lavoro?
La Borsa Continua Nazionale del Lavoro è un servizio internet per l’incontro domanda-offerta di lavoro, dove è possibile inserire la propria candidatura per un lavoro, consultare le offerte di lavoro disponibili e rispondere alle offerte pubblicate dalle aziende. E’ uno strumento pubblico (promosso dal Ministero del Lavoro e dalle Regioni); è gratuito e raggiungibile da qualsiasi punto della rete all’indirizzo www.borsalavoro.it.
La Borsa Continua Nazionale del lavoro è un servizio rivolto:
- alle persone italiane o straniere regolarmente soggiornanti in Italia che cercano lavoro o che vogliono cambiare lavoro; 
- alle aziende che cercano personale; 
- agli intermediari pubblici o privati (per esempio Agenzia per il lavoro) che possono utilizzare le candidature dei lavoratori registrati per cercare personale e segnalarlo alle imprese. 
Per iscriverti alla Borsa Regionale del Lavoro è necessario:
- avere un indirizzo e-mail
- compilare un modulo on line che viene proposto sul sito http://www.borsalavoro.it selezionando il link dell'iscrizione.
Subito dopo si riceverà un nome utente e una password all'indirizzo di posta elettronica che avrai indicato. Potrai così entrare immediatamente nel sistema. Per rispondere agli annunci ed essere contattato dalla imprese dovrai inoltre registrare il tuo profilo.


1.5 I giornali
Una possibilità per contattare le aziende che offrono lavoro è consultare gliannunci di lavoro pubblicati su quotidiani e riviste. Si possono trovare a giorni fissi nelle pagine dei quotidiani, oppure nella sezione dedicata al “cerco/offro lavoro” dei periodici specializzati in inserzioni gratuite.
Questi sono i giorni in cui i seguenti giornali contengono gli annunci di lavoro:
1) I quotidiani:
     - La Repubblica: Giovedì 
     - Il Messaggero: Giovedì 
     - Il Corriere della Sera: Venerdì 
2) I giornali specializzati
     - Obiettivo lavoro: Lunedì 
     - Lavorare: Lunedì 
3 )I giornali gratuiti 
     - Metro: Martedì 
     - Leggo: Giovedì 
All'annuncio si risponde solitamente con il contatto telefonico o attraverso l'invio del proprio curriculum vitae.
Attenzione! Anche gli annunci possono nascondere “inganni” a cui è bene fare attenzione per non avere brutte sorprese. Non bisogna credere, dunque, agli annunci troppo generici e poco chiari sul tipo di lavoro offerto e, se possibile, verificare:
- le caratteristiche dell’azienda (il settore di attività, le sue dimensioni, il suo mercato); 
- la qualifica ricercata, ossia informazioni che si riferiscono al ruolo da ricoprire, alle mansioni da svolgere; 
- i requisiti, ossia le caratteristiche del lavoratore ricercato, come ad esempio età, titolo di studio, esperienze; 
- l’offerta, cioè le informazioni su ciò che il datore di lavoro offre al lavoratore (il livello contrattuale, eventuali benefits, ecc…). 
Quando rispondi a un annuncio, ricordati di preparare una lettera dove deve essere scritto il riferimento, il quotidiano o il giornale dove hai trovato l’annuncio e la data di pubblicazione. E’ utile riportare il riferimento anche sulla busta nel caso decida di inviare il tuo curriculum vitae per posta.


1.6
Il “passa-parola” e l’autocandidatura presso gli uffici

Uno dei modi più frequenti per trovare un lavoro è il cosiddetto “passa-parola”, ossia il rivolgersi ad amici e conoscenti chiedendo se sono a conoscenza di opportunità di lavoro. In Italia, come in altri paesi, questo è una modalità praticata dalla maggior parte delle persone che cercano un lavoro ed effettivamente molte persone trovano un’occupazione proprio in questo modo. E’ dunque una strada da tentare, ma attenzione perché anche in questo caso possono esserci delle insidie! E’ bene ricordare che la legge italiana vieta alle Agenzie o agli intermediari di chiedere o prendere soldi dalle persone in cerca di lavoro.

Un altro modo, infine per cercare un lavoro è l’autocandidatura, che significa il provare a contattare direttamente un datore di lavoro per richiedere un impiego. Bisogna presentarsi sempre al possibile datore di lavoro portando il proprio curriculum vitae.
Attenzione alle truffe!
Quando ci si trova in condizioni di necessità, è difficile fare delle scelte, soprattutto per chi è straniero e ha poca esperienza di lavoro.
E’ importante sapere che anche cercando un lavoro si può essere vittime di truffe.
Una prima regola importante è quella di non credere alle proposte troppo facili o troppo vantaggiose. E’, quindi, meglio prima di accettare un lavoro o di firmare qualsiasi documento, controllarne attentamente  il contenuto e, magari, facendosi consigliare da una persona fidata e più esperta o rivolgendosi ai Servizi per l’impiego (ad esempio ai CPI) o ai servizi del terzo settore.
Ecco alcuni esempi di truffa di cui è possibile essere vittime.
1)  I falsi annunci
Esempio: “Offriamo possibilità di impiego previo corso interno” oppure “Offriamo possibilità di carriera ramo commerciale” o ancora “Splendide opportunità nel campo del cinema e della moda. Carriera assicurata”.
In annunci simili a questi esempi è facile che chi ha messo l’annuncio vuole far fare dei corsi di formazione molto costosi e spesso inutili, magari facendo anche comprare dei materiali, senza che vi sia poi un’ assunzione.
2) Le false promesse. Un altro tipo di truffa è quello che riguarda le promesse di grandi guadagni che possono essere ottenuti lavorando da casa propria (lavoro a domicilio). Si tratta, ad esempio, di costruire oggetti con materiali che vengono forniti dalla ditta; al lavoratore però viene chiesto di pagare i materiali per la costruzione!
3) Le false agenzie di selezione, che promettono in breve tempo di trovare un lavoro. Per il servizio viene richiesto al lavoratore del denaro. Come già detto le agenzie di selezione regolari offrono ai disoccupati un servizio gratuito, in quanto i loro guadagni provengono dalle imprese e dai datori di lavoro che cercano personale.
4) Le attività di vendita, di vari tipi di prodotto. In questo caso non si può parlare di truffe, ma di offerte che talvolta possono nascondere degli inganni.
Ad esempio, può succedere che nel settore delle vendite vengono proposti dei regolari contratti a cui seguono dei regolari pagamenti (generalmente con provvigioni, cioè come percentuale del fatturato corrispondente alle vendite effettuate). L’inganno potrebbe essere nel fatto che le condizioni assai difficoltose del lavoro (spesso si tratta di vendita porta a porta) fanno sì che assai raramente si raggiungano non solo gli elevati guadagni promessi, ma anche livelli minimi di guadagno.

2. COME PRESENTARSI AD UN COLLOQUIO DI LAVORO




2.1 Il colloquio di lavoro
A cosa serve il colloquio di lavoro?
Nel colloquio il datore di lavoro o la persona che cerca lavoratori (chiamata, generalmente, “selezionatore”) vuole capire le capacità lavorative, se si sa stare insieme alle altre persone, se si è interessati al lavoro che offrono.
Faranno domande per conoscere le cose che si è in grado di fare, gli studi e le esperienze di lavoro. Oltre a queste cose è possibile che il datore di lavoro o il selezionatore chieda di rispondere a domande che riguardano:
-il carattere e i bisogni/esigenze; 
-gli interessi; 
-le capacità (se si sa parlare in italiano, se si sa affrontare i cambiamenti o i problemi, etc.). 
-Alcune domande che possono sembrare poco legate al lavoro potrebbero essere: 
-quali sono i tuoi difetti e le tue qualità? 
-qual è stato il tuo più grande fallimento? e il tuo maggior successo? 
-perché dovremmo assumere proprio te? 

Durante il colloquio è bene:
-essere puntuali, rispettare l’orario concordato con il datore di lavoro; 
-presentarsi in maniera ordinata e pulita; 
-parlare in modo tranquillo senza interrompere le domande del datore di lavoro; 
-spiegare le tue risposte e parlare in maniera precisa delle cose che hai fatto; 
-partecipare attivamente al colloquio, anche chiedendo chiarimenti e facendo domande; 
-guardare negli occhi il datore di lavoro; 
-dimostrare di saper controllare l’ansia e le emozioni (per esempio non strofinare le mani, non toccare viso e capelli); 
-considerare che anche l’agenzia per il lavoro può essere un datore di lavoro (e quindi anche quando vai a portare il Curriculum, è bene essere gentili ed educati); 
-andando via, ringraziare per il tempo dedicato. 

Attenzione! A volte, durante il colloquio, il datore di lavoro fa domande sulla condizione economica, sullo stato civile (specialmente alle donne) o su un handicap, anche se questo non riguarda la capacità di lavorare. Si tratta di domande non corrette, rispetto alle quali non si è tenuti a dare informazioni. In Italia, infatti, esistono leggi che proteggono i lavoratori e le persone alla ricerca di lavoro da eventuali discriminazioni e a garanzia di libertà di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa.


2.2
Come preparare un Curriculum vitae e la lettera di accompagnamento

Che cosa è il curriculum vitae?
Il curriculum vitae (CV) è un documento che viene scritto da chi cerca lavoro e vuole candidarsi alle diverse offerte di lavoro; raccoglie tutte le tue esperienze formative e lavorative, le conoscenze linguistiche ed informatiche ed è uno strumento indispensabile per essere spedito alle aziende (si chiama “autocandidatura”), oppure inserito in una banca dati (di un’Agenzia per il lavoro, di un’agenzia online, etc.).

Cosa bisogna scrivere nel curriculum?
Nel CV devono essere indicati i dati personali, le competenze linguistiche e informatiche, le scuole frequentate e le esperienze lavorative, ma anche tutte quelle competenze personali sviluppate al di fuori di percorsi formativi.
Scrivere un curriculum è un’attività da fare con molta attenzione, perché dà a chi lo legge molte informazioni fondamentali e, dunque, bisogna cercare di inserire tutte quelle notizie utili sulle esperienze di lavoro, la formazione e le competenze professionali.
Esiste un modello di Curriculum Vitae formato europeo predisposto da Europass e scaricabile dal sito www.europass-italia.it, dove è disponibile, in diverse lingue, anche un esempio di CV compilato.
Se si ha bisogno di aiuto o non si può scaricare e compilare da soli il CV, ci si può rivolgere ai Servizi per l’impiego pubblici (Cpi, COL), dove aiuteranno a scriverlo.
Modello europeo di curriculum vitae 
Quali sono le parti di un curriculum? 
Esempio di CV 
I consigli:
-far leggere il CV dagli operatori dei Centri per l’impiego o di altri Enti, o da qualcuno che parla bene l’italiano per evitare che ci siano errori di ortografia che possono non essere ben giudicati dal datore di lavoro; 
-se non si hanno esperienze professionali inserire comunque le esperienze formative fatte e eventuali lavori, anche brevi; 
-non inserire nel CV esperienze lavorative e formative inesistenti, perché ciò che si scrivie sarà verificato durante il colloquio; 
-accompagnare l’invio del CV con una lettera di motivazione, in cui si scrive perché si è interessati al lavoro, quale motivazione ha spinto a rispondere a un annuncio e a presentarsi; 
-autorizzare sempre chi legge a utilizzare i dati che si scrivono; senza questa autorizzazione il datore di lavoro non può contattare chi ha inviato il CV. 


Che cos’è la lettera di accompagnamento?
E’ consigliabile accompagnare l’invio del CV con una lettera di presentazione, che non deve essere troppo lunga (15 righe sono più che sufficienti) e deve avere queste caratteristiche:
-in alto sulla destra bisogna indicare il nome e l’indirizzo dell’azienda e a fianco sulla sinistra, la città da dove si scrive e la data;
-se si risponde ad un annuncio di lavoro bisogna indicare l’oggetto della lettera, cioè specificare a quale annuncio si sta rispondendo, dove era pubblicato e il riferimento che solitamente è un numero o un codice (ad esempio “23AFG2009”);
-si deve specificare perché si è deciso di rivolgersi a quell’azienda particolare e indicare quale lavoro si vorrebbe fare;
-è importante evidenziare i propri punti di forza (per esempio se ci si candida per un lavoro a contatto con il pubblico, scrivere che si è gentili, socievoli, disponibili ad ascoltare gli altri);
-indicare, se possibile, le eventuali leggi di agevolazione che l'azienda potrebbe sfruttare con la propria assunzione (per es. specificare se si è disoccupati da più di 24 mesi, se si è giovani);
-concludere la lettera con i ringraziamenti e i saluti e chiede gentilmente di avere una risposta (ad esempio: “Rimango in attesa di una vostra cortese risposta, cordiali saluti.”);
-firmare la lettera, soprattutto nel caso in cui la si spedisce per posta.
Esempi di lettera di presentazione.

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